Monday, March 28, 2011

INDIGNAZIONE ED ORGOGLIO.

INDIGNAZIONE ED ORGOGLIO DI DUE STUDENTESSE DI TREVISO
 in occasione della giornata delle donne “SE NON ORA, QUANDO”


TREVISO 13 FEBBRAIO 2011
Michela:  Sono indignata perchè una donna in Italia deve mostrare le tette e nascondere la laurea se vuole trovare lavoro.
Nicole: Sono orgogliosa perchè il femminismo è stato il primo momento politico di critica storica alla società.
M.  Sono indignata perchè c'è chi crede ancora che una donna non possa guadagnare più del marito.
N. Sono orgogliosa perchè abbiamo saputo mettere a tacere il monologo della società patriarcale.
M. Sono indignata perchè al governo ci sono delle oche pluribocciate, mentre molte donne laureate sono precarie, cameriere, commesse..
N. Sono orgogliosa perchè ho la possibilità di mettere la mia capacità lavorativa a disposizione della società, a patto che questa non ne sia immunizzata.
M. Sono indignata perchè a parità di ruolo e competenza, la donna ha uno stipendio inferiore rispetto all'uomo.
N. Sono orgogliosa perchè la donna ha dimostrato di poter rivestire ruoli che per secoli sono stati considerati di competenza prettamente maschile.
M. Sono indignata perchè non c'è niente più bello del corpo di una donna, eppure quando vedo le vallette in televisione penso che non ci sia nulla di più orribile.
N. Sono orgogliosa perchè i miei organi sessuali non sono uno strumento fine alla carriera, perchè io non sono uno strumento.
M. Sono indignata perchè se una donna viene stuprata è colpa sua che aveva la gonna troppo corta, non è colpa di uomini non ancora evoluti dallo stato di bestie.
N. Sono orgogliosa perchè nonostante questo io non ho paura.
M. Sono indignata perchè in Italia 6 milioni 750 mila donne dai 16 ai 70 anni hanno subito violenze e 1 milione e 400 mila ragazze hanno subito violenza sessuale prima dei 16 anni; sono indignata perchè il 69% degli stupri è opera di mariti, fidanzati o compagni, e quindi avviene tra le mura di casa; sono indignata perchè il 96% degli stupri non viene denunciato.
N. Sono orgogliosa perchè rifiuto l'uomo come ruolo assoluto e autoritario a cui sottomettermi.
M.  Sono indignata perchè in molte parti del mondo un uomo può uccidere una donna con una pena irrisoria se l'ha fatto per difendere il suo onore; non pensiamo che ciò sia lontano da noi: il delitto ad onore in Italia è stato abolito solo nel 1981.
N.  Sono orgogliosa perchè in Italia un uomo che violenta la figlia e poi, siccome è rimasta incinta, la uccide per salvare l'onore della famiglia viene punito.
M. Sono indignata perchè "lesbica" non è l'amore di due donne, ma l'eccitazione di qualche pervertito.
N.   Sono orgogliosa perchè nel mio paese una donna è libera di amare un'altra donna.
M.  Sono indignata perchè spesso veniamo giudicate come strumenti di procreazione.
N.  Sono orgogliosa perchè posso scegliere se dare a mio figlio il mio cognome.
M.  Sono indignata perchè in Italia non si voleva togliere la spina ad una donna in coma da 17 anni perchè poteva ancora procreare.
N. Sono orgogliosa perchè non mi considero un essere aggiuntivo per la riproduzione dell'umanità.
M. Sono indignata perchè in molte parti del mondo si abortiscono le bambine o si sopprimono alla nascita, semplicemente non sono utili: oggi mancano all'appello circa 100 milioni di donne.
N.  Sono orgogliosa perchè considero la libertà d'aborto prova della mia autonomia. "Non si tratta di diritto all'aborto, ma di diritto di diventare madri per scelta".
M. Sono indignata perchè in Italia solo nel 1946 è stato permesso di votare alle donne. Chissà cosa sarebbe successo se avessimo avuto potere politico da sempre.
N. Sono orgogliosa perchè posso votare mentre in Arabia Saudita le donne non hanno ancora il diritto di voto né attivo né passivo.
M. Sono indignata perchè oggi in Italia si classificano come troie le donne che non vogliono mercificare il proprio corpo, eppure io riterrei molto più opportuno classificare come tale la Santanchè.
N.  Sono orgogliosa perchè voglio essere valutata in base alle mie qualità e ai miei difetti, non alla taglia di reggiseno.
M.  Sono indignata perchè noi donne abbiamo perso il senso della solidarietà femminile.
N.  Sono orgogliosa perchè quando nel 1791 Olympe de Gouges scrisse la dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina le donne lottavano per un obiettivo comune.
M.  Sono indignata perchè quando nel 1993 Lorena Bobbitt ha evirato il marito è scoppiato uno scandalo, mentre ogni anno 130 milioni donne subiscono mutilazioni genitali femminili, 3 milioni di bambine ogni anno.
N.  Sono orgogliosa perchè moltissime first lady tra cui anche Clio Maria Bittoni (moglie di Napolitano) hanno lanciato un appello per la messa al bando di tali mutilazioni.
M.  Sono indagnata perchè nel frattempo la preoccupazione di certi politici e ancora peggio politiche in Italia è quella scagionare dalle accuse di prostituzione minorile il loro, ma non mio e neanche vostro, premier.
N.    Sono orgogliosa perchè mi chiamo Nicole, e di cognome non faccio Minetti.
M.  Sono indignata perchè in Germania c'è la Merkel, in America Hillary Clinton, in Birmania Aung San Suu Kyi, mentre in Italia la Minetti.
N.  Sono orgogliosa perchè in Italia non c'è solo la Minetti, ci sono Rita Levi Montalcini, Maria Montessori, Oriana Fallaci, Elsa Morante, Margherita Hack e ci siamo noi.
M.  Sono indignata perchè sono una donna e le donne ora devono essere indignate.
N.   Sono orgogliosa perchè sono una donna, e le donne ora devono essere indignate.


Michela Biscaro,  anni 17,  studentessa Liceo Classico “Canova”
Nicole Paypaert,  anni 16,  studentessa Liceo Scientifico “Da Vinci”

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